Arcangelo Galante
- 20/04/2020 17:12:00
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Il testo della poesia si presenta serio, descrivendo immagini metaforiche che fanno profondamente riflettere. La prigionia causata dallo spinoso periodo attuale, nonché l’inaspettata emergenza sanitaria, hanno scatenato pure pesanti disagi sociali, oltre che rendere surreale il quotidiano vivere. E se persino agitarsi, a nulla serve, è auspicabile sperare che la situazione, critica e opprimente, simile ad una spada di Damocle pendente sulla testa del genere umano, termini velocemente, in attesa di risposte alle parecchie domande che vagano alla deriva. Concludendo, nello scenario della vita, come ben l’ha paragonato la pubblicante, ...siamo anche divenuti “pesci rossi, scaraventati in una boccia di vetro”!
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Antonio Aiello
- 20/04/2020 14:30:00
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Siamo bloccati in un piccolo ambiente, ne siamo prigionieri, ormai respiriamo innumerevoli domande senza risposta, che vagano nellaria, alla deriva... e questa è divenuta lesistenza di coloro che credono di essere i padroni delluniverso. Bella poesia "esistenziale" Serenella e molto appropriato il paragone coi pesci rossi scaraventati nella boccia di vetro. Un cordiale saluto.
Antonio
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